20 novembre 2010, Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza

12

Oggi, 20 novembre 2012 è la Giornata mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza e il 23° anniversario della Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, costruita per garantire i diritti fondamentali ai bambini di tutto il mondo.

La convenzione entrò in vigore il 2 settembre 1990, dopo essere stata approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. In Italia è stata ratificata il 27 maggio 1991, con la legge n. 176.

Sono quattro i suoi principi fondamentali:
a) Non discriminazione (art. 2): i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minori, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori.
b) Superiore interesse (art. 3): in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità.
c) Diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino (art. 6): gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione tra Stati.
d) Ascolto delle opinioni del minore (art. 12): prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.

Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia in Italia

A febbraio 2009, il Governo italiano presentò il Terzo e Quarto Rapporto periodico al Comitato Onu.

Alla luce dei rapporti presentati e delle risposte fornite dal nostro Governo, il Comitato Onu rivolse all’Italia alcune raccomandazioni in merito a povertà minorile, lotta alla discriminazione, taglio delle risorse, mancanza di dati, minori con disabilità, dispersione scolastica, accoglienza dei minori stranieri.

In particolare,  venne richiesto al Governo italiano di:

– identificare i “livelli essenziali delle prestazioni”, per garantire l’accesso a diritti fondamentali come salute, assistenza, protezione, istruzione a tutti i bambini e gli adolescenti presenti in Italia e combattere la discriminazione regionale, garantendo risorse adeguate, sia a livello nazionale che a livello internazionale;

– combattere la povertà minorile e la discriminazione nei confronti delle popolazioni Rom;

– rivedere la legge n.94/2009 “Disposizioni in materia di sicurezza pubblica” e adottare procedure unificate e standard per l’accertamento dell’età dei minori stranieri non accompagnati.

Il Comitato Onu espresse, inoltre, particolare preoccupazione per la mancanza di un fondo per l’implementazione del Piano Nazionale Infanzia, per i tagli alla scuola e per la mancanza di insegnanti di sostegno in alcune realtà italiane. Il governo italiano dovrà inviare al Comitato Onu il prossimo Rapporto governativo entro il 4 aprile 2017.

Dal 2009 ad oggi le cose, però, non sono molto migliorate: dal 5° Rapporto di aggiornamento sul monitoraggio della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 2011-2012, presentato dal Gruppo CRC, emerge che il nostro Paese si colloca ai primi posti in Europa per dispersione scolastica e incremento della povertà e supera la media dell’UE per minori a rischio povertà o esclusione sociale.

Ci auguriamo che il nostro Governo colga l’occasione per riflettere e mettere in atto azioni volte a garantire i diritti sanciti da questa Convenzione. I tagli alla spesa, non devono essere fatti a scapito dei bambini.

Link Facebook a questo post