La “vecchia” sculacciata può servire?

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Secondo un nuovo studio dell’Albert Einstein College of Medicine negli States, la “vecchia” sculacciata non è poi così dannosa per l’equilibrio psicologico del bambino, a patto che provenga da genitori affettuosi e capaci di comunicare senza freni e quotidianamente il proprio amore per i figli.
Solo così il bambino riuscirà a comprendere che la punizione corporale ha, in realtà, un fine positivo.

 

Voi cosa ne pensate? Uno schiaffo può servire o pensate che non si debba ricorre per nessun motivo a questo tipo di punizione?

 

Studio condotto da Miguelina German, pubblicato su Parenting: Science and Practice

I ricercatori hanno esaminato un piccolo campione di 189 bambini di età compresa tra 12 e 13. I bambini provenivano tutti da famiglie a basso reddito di estrazione latino-messicana.

Gli obiettivi della ricerca erano sostanzialmente due:

1 . Indagare lo stile di attaccamento della relazione madre-bambino.

2 . Rilevare ogni tipo di esternalizzazione del comportamento, cioè quei comportamenti problematici in cui si esteriorizzano le emozioni in maniera antisociali.

L’indagine si è svolta intervistando le madri, le cui risposte sono state catalogate e raccolte in un report.

Da questo studio è emerso che una disciplina rigida non promuove lo sviluppo di comportamenti antisociali. I ricercatori hanno rilevato che un’educazione severa era in qualche modo compensata quando madre e figlio condividevano un attaccamento sicuro. Cioè, i bambini che mostravano un attaccamento sicuro alla madre, non presentavano alcuna esternalizzazione del comportamento, nonostante fossero stati sottoposti ad una dura disciplina.

Lo studio, purtroppo, non considera anche altri aspetti, tipo l’interiorizzazione che ne fa il bambino, né distingue tra punizioni fisiche e verbali.

Tuttavia, è importante dire che questa ricerca non vuole in alcun modo favorire l’uso di pratiche violente e umilianti nei confronti dei bambini. Essa ha semplicemente rilevato che un buon attaccamento madre-bambino potrebbe far superare ai bambini le sfuriate genitoriali.

In effetti, questa notizia è un bel sollievo per tutti i genitori. A tutti è capitato di aver detto o messo in atto dei comportamenti nei confronti dei bambini di cui poi ci si è pentiti e vergognati. Sarà successo di urlargli contro o di sgridarli troppo duramente, di strattonarli o prendergli la mano con forza, di castigarli o di ignorarli, per disperazione, paura, stanchezza e rabbia. Questa ricerca ci dice che può succedere, la cosa importante è che ci sia un attaccamento sicuro e un atteggiamento protettivo ed empatico. Se quotidianamente si dà al proprio figlio sufficiente amore e rispetto, le “sfuriate” (normali) dei genitori saranno, in qualche modo, accettate dal figlio.