Lavorare o stare a casa?

13

Decidere se restare a casa, tornare al lavoro, o combinare entrambe le cose è una delle più grandi decisioni che una neo-mamma deve prendere. Per alcune, la decisione è facile: hanno sempre sognato di stare a casa con i loro bambini e sono felicemente in attesa di quei momenti da fotografare con la fotocamera sempre a portata di mano. Altre invece sono dedicate alla propria carriera e il congedo per maternità consiste in un breve periodo che avrà termine non appena il bimbo sarà cresciuto abbastanza per poter pianificare il rientro al lavoro.

Purtroppo, per alcune neo-mamme, la decisione non è così semplice, e può causare più stress e angoscia che la decisione di allattare al seno o usare il latte artificiale. Come per il dilemma alimentare, non c’è una risposta giusta o sbagliata. C’è solo ciò che funziona per voi e la vostra famiglia.

Una cosa che dovete assolutamente prendere in considerazione è il pensiero del vostro partner sull’argomento. Diventare l’unico sostegno per la famiglia può essere un compito arduo, soprattutto se prima si lavorava entrambi. Inoltre, ci sono molti uomini che si trovano a loro agio con il ruolo tradizionale di mamma: si prendono amorevolmente cura dei bambini e gestiscono la casa, mentre mamma lavora.

Dovete anche considerare il fatto che, se siete abituate a lavorare, può essere a volte una situazione dolorosa vedere il proprio marito fare carriera al lavoro mentre voi siete alle prese con una montagna di biancheria da lavare e da stirare e con il suono dei cartoni animati che vi fanno da sottofondo. La solitudine è spesso il nemico più crudele delle mamme casalinghe, soprattutto per una mamma che non ha un posto di lavoro non per propria volontà.

Se decidete di rimanere a casa, assicuratevi quindi di trovare delle soluzioni al senso di solitudine. I parco giochi e altri luoghi per i bambini sono un posto divertente, dove incontrare nuovi amici. Ci sono inoltre centinaia di gruppi on-line dedicati alle mamme, dove potersi confrontare in qualsiasi momento della giornata.
Per spezzare la monotonia, si possono variare la faccende domestiche (lavare i panni il lunedì, stirare il martedì, passare l’aspirapolvere il mercoledì, etc.) in modo che i giorni non passino tutti uguali. Le mamme che stanno a casa possono anche dedicare parte del loro tempo per portare a termine dei progetti che altrimenti non avrebbero potuto fare lavorando, come la creazione di un album elaborato o imparare un nuovo mestiere (come cucire, ricamare, etc.).

Se stare a casa non fa per voi, il ritorno al lavoro è possibile solo quando il vostro bambino ha un posto sicuro e sano dove stare. Se possibile, è meglio impiegare almeno un paio di settimane per lasciare un bambino in asilo nido, perché il passaggio da casa al nido è più facile se il processo è lento e graduale. E’ preferibile iniziare con un paio d’ore alla volta per un paio di volte alla settimana e piano piano aumentare la durata della permanenza e la frequenza delle giornate. Uno dei principali vantaggi di affidare il vostro bambino ad un asilo nido è che sarà più preparato per la scuola in pochi anni, rispetto a un bambino che è rimasto a casa. Le mamme casalinghe possono aiutare i loro bambini ad imparare le stesse competenze sociali facendo partecipare il proprio figlio a dei laboratori per bambini o ad eventi e feste per i più piccoli.

Se siete delle mamme che vogliono avere il meglio dei due mondi, ci sono tante altre opzioni. Si può lavorare part-time (solo la mattina o un giorno o due alla settimana) fuori casa, o lavorare da casa con il telelavoro, creando un mini ufficio all’interno della propria abitazione. Un sacco di mamme inoltre hanno anche scoperto un modo per commercializzare i loro hobby, gestendo dei siti e-commerce o partecipando a mercatini itineranti.

Liberate la vostra immaginazione, sognate ad occhi aperti e cercate di capire qual è la cosa che vi fa sentire più felici!