Il parto prematuro

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Per definizione, il parto pretermine o parto prematuro è un parto che avviene tra la 20esima prima e la 37esima settimana completa di gestazione. La maggior parte delle gravidanze finisce con la 40esima settimana, tuttavia, i bambini nati dopo la 38a settimana di gravidanza non sono considerati nati prematuramente. Il parto prematuro è particolarmente pericoloso per il bambino perché il feto ha meno tempo per svilupparsi completamente. Per questo motivo i medici, in genere e se possibile, cercano di evitare il parto pretermine, perché anche un paio di giorni aggiuntivi possono ridurre significativamente il rischio di complicazioni potenzialmente gravi.

Se e quali complicazioni il bambino nato prematuramente svilupperà, dipendono dal periodo gestazionale in cui nasce. Quanto prima avviene la nascita, tanto più esiste un rischio di complicazioni. Per esempio, i bambini nati prima della 24esima settimana hanno poche possibilità di sopravvivere e quei pochi che riescono a sopravvivere hanno più probabilità di sviluppare problemi di salute permanenti. Le possibilità di sopravvivenza aumenteranno e i rischi di problemi di salute diminuiranno con l’aumentare delle settimane di gestazione. E’ improbabile che i bambini nati dopo la 32esima settimana sviluppino gravi complicazioni dovute a una nascita prematura, che comprendono:
– Difficoltà di respirazione
– Sanguinamento nel cervello
– Accumulo di liquido nel cervello
– Problemi nell’udito e/o nella visione
– Problemi di apprendimento
– Scarse abilità motorie
– Problemi neurologici come la paralisi cerebrale
– Problemi di sviluppo

Può succedere che i problemi di salute causati dal parto prematuro non si verifichino fino alla tarda infanzia o all’età adulta. Una nascita prematura può essere il risultato di un problema del bambino, della madre, o di entrambi. Sono diversi i fattori associati all’aumento di un rischio di parto prematuro: una gravidanza multipla, degli eventi di vita stressanti, delle lesioni o traumi, alcune condizioni mediche croniche come il diabete e l’ipertensione (pressione alta), l’assunzione di droghe o l’abuso di alcool durante la gravidanza, il fumo di sigaretta durante la gravidanza, le infezioni dell’utero, e problemi con la placenta all’utero, o problemi della cervice. Tuttavia, l’esatta causa di un parto prematuro rimane spesso sconosciuta.

I bambini nati prematuramente hanno un rischio aumentato di sviluppare complicazioni potenzialmente gravi e spesso necessitano di cure in una unità di terapia intensiva neonatale (TIN). Per questo motivo è fondamentale imparare a riconoscere i segni del travaglio prematuro, al fine di ricevere un’immediata assistenza medica. I sintomi di un parto prematuro includono:
– Contrazioni regolari che durano più di un’ora
– Crampi addominali (simile a crampi mestruali i) con o senza diarrea
– Sanguinamento vaginale o perdite
– Aumento delle perdite vaginali
– Mal di schiena acuto nella zona bassa della colonna vertebrale
– Febbre e maggiore stanchezza

Se pensi di avere i sintomi di un parto prematuro chiama immediatamente il tuo medico e descrivi i sintomi. Il medico molto probabilmente ti dirà di andare al più vicino ospedale, dove sarai visitata accuratamente. Ti saranno eseguite le analisi delle urine e del sangue per identificare la causa del parto prematuro, verrà verificata una eventuale perdita di liquido amniotico e l’eventuale dilatazione del collo dell’utero e ulteriori segnali che possano permettere al medico di fermare il travaglio ed evitare il parto per poter dare al tuo bambino un po’ di tempo supplementare. Se il travaglio è progredito troppo, sarà necessario partorire.

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