L’alimentazione del neonato

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Una volta che il nuovo arrivato si fa strada nella tua casa e nel tuo cuore, una delle prime cose che noterai è quanto il tuo bambino mangia e imparerai presto a regolarti con i tempi di alimentazione del tuo piccolo! Oltre a dormire e bagnarsi, mangiare (o meglio bere) sarà la sua attività preferita, e l’unica! Infatti, dato che il tuo bambino necessita di costanti poppate, durante tutto l’arco della giornata, questo unico compito diventerà automaticamente e necessariamente un vero e proprio lavoro a tempo pieno. La tua decisione sul tipo di allattamento – al seno o con il biberon – determinerà, in larga misura, il modo in cui controllerai la corretta alimentazione del tuo bambino e, allo stesso tempo, ti permetterà di gestire il tuo stress e la sensazione di essere sopraffatti. Se hai deciso di allattare al seno, allora, ovviamente, sarai tu l’unica persona che sarà in grado di alimentare il tuo bambino, ma tuo marito, i tuoi amici e i tuoi parenti potranno aiutarti con altre cose. Per esempio, se stai tirando il latte, un’altra persona potrebbe aiutarti a preparare le bottiglie e conservarlo. È inoltre possibile delegare alcune delle molte altre funzioni di accudimento così da poter concentrare la massima attenzione alla cura di te stessa e del tuo nuovo bambino.

Potresti essere tentata (dal bisogno di salute mentale) di cercare di programmare l’alimentazione del tuo piccolo: sappi che il piccolo non potrà cooperare. I neonati preferiscono essere alimentati su richiesta, comunicando attraverso il pianto, con intensità crescente, quando e quanto hanno fame. I medici concordano sul fatto che sarebbe sempre opportuno far mangiare il neonato non appena mostra segni di fame. Questo significa che, se prevedi una gita che dura più di un paio d’ore, sarà necessario pianificare in anticipo e prepararsi per poter dare alimentare il tuo bambino “fuori casa”.

Anche se gli scienziati hanno dimostrato che il latte materno è l’opzione più nutriente per un neonato, ci sono molti validi motivi per cui molte mamme preferiscono utilizzare il biberon. Alcune donne semplicemente non producono abbastanza latte per far crescere il loro bambino, oppure accade che il bambino non riesca ad attaccarsi al seno della madre, rendendo così il biberon la soluzione migliore. Oggi esistono sul mercato diversi tipi di latte in polvere, che si avvicinano molto al contenuto del latte materno, e sono valide alternative all’allattamento al seno. Abbi il riguardo di tenere sempre in braccio il tuo bambino durante l’allattamento artificiale e di inclinare la bottiglia in posizione verticale, in modo che il latte riempia la tettarella del biberon. Questa pratica eviterà che il tuo bambino inghiottisca troppa aria bevendo con il conseguente mal di pancia che ne deriverebbe.

Nel corso dei primi mesi di vita, il medico monitorerà attentamente il tuo bebè per verificare la sua nutrizione, affinché possa crescere e svilupparsi in modo corretto. I medici raccomandano di nutrire il bambino solo con il latte – con latte in polvere o latte materno, o con una combinazione di entrambi – per almeno i primi quattro mesi. Trascorso tale termine, il bambino inizierà a mostrare i primi segnali che indicheranno che è pronto per i succhi e per i cibi solidi. Inoltre, a mano a mano che lo stomaco del bambino cresce insieme al resto del suo corpo, sarà in grado di contenere più cibo in una sola volta, eliminando così la necessità di continue poppate e lasciandoti libera di occuparti di altre attività divertenti, come, ad esempio, giocare con il tuo bambino e meravigliarti quando la sua personalità emergerà!